Genova, presa la banda dei “tombini”

Genova, presa la banda dei “tombini”

Genova, presa dai Carabinieri la banda dei “tombini”, 8 misure cautelari.

Genova 13 Gennaio 2025, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Genova Centro e personale della Compagnia di Arenzano hanno dato esecuzione a due diverse ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 8 soggetti, di cui 2 donne, appartenenti al gruppo ribattezzato “la banda dei tombini”, responsabili* – in considerazione degli accertamenti condotti nell’attuale fase delle indagini preliminari – di numerosi furti in danno di esercizi commerciali con il metodo della c.d. “spaccata”, nella maggior parte dei quali venivano utilizzati tombini, o altre grate metalliche posizionati nel manto stradale pubblico, a poca distanza dall’attività per infrangere le vetrine ed accedere all’interno dei locali, arraffando denaro ed ogni altro oggetto disponibile, nonché spartendosi in qualche occasione il provento illecito.

La ricostruzione

Secondo quanto preliminarmente ricostruito dai Carabinieri, i soggetti sottoposti a misura
avrebbero perfezionato diversi colpi, dividendosi spesso in gruppetti di due/tre persone ma agendo
anche individualmente, prendendo di mira tra i mesi di ottobre e dicembre 2024 numerosi bar,
ristoranti e rivenditori commerciali del comune di Genova, in particolare del Centro storico, e di
Arenzano.

L’escalation del fenomeno criminale che aveva creato particolare allarme nel territorio è stato immediatamente percepito dalla Procura della Repubblica di Genova e dai Carabinieri del
Comando Provinciale che, proprio per arginare gli incresciosi eventi, hanno prontamente attivato
un piano coordinato di azione: da un lato, sotto il profilo preventivo, con l’impiego di numerose
pattuglie automontate ed appiedate che, proprio in orari serali e notturni, perlustravano il territorio
attenzionando le attività commerciali; dall’altro però, sotto la diretta direzione della Procura di
Genova, i militari dell’Arma analizzavano accuratamente le immagini video acquisite dagli
innumerevoli sistemi di videosorveglianza installati nelle zone interessate dagli eventi, allo scopo
di ricostruire i vari eventi ed individuare gli autori.

I numerosi servizi di osservazione effettuati in abiti simulati hanno tra l’altro permesso di arrestare in flagranza uno degli appartenenti alla banda, e denunciare altri due soggetti (non colpiti dal provvedimento cautelare) dopo un furto consumato ad Arenzano a fine dicembre 2024.

Il susseguirsi dei furti aveva creato un’ondata di tangibile preoccupazione tra gli esercenti, danneggiati in particolare dall’effrazione dei vetri o delle porte di ingresso, oltre che privati dell’incasso o di altri oggetti rinvenuti dagli indagati all’interno dei locali (vari prodotti in vendita tra cui :

  • alcolici;
  • tablet per ordinazioni;
  • registratori di cassa.

Il solo denaro complessivamente sottratto ammonta a circa 15.000 euro.

Come disposto dall’ordinanza emessa, al termine delle operazioni di rintraccio, 6 soggetti sono
stati destinatari della misura cautelare in carcere, mentre per 2 è scattato il divieto di dimora.

Va ricordato che fino a sentenza definitiva, vige la presunzione d’innocenza.

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